Mutui: perché i tassi fissi saranno più cari

La Banca Centrale Europea ha spiazzato i mercati finanziari annunciando un mix di misure in parte attese e in parte no. Era atteso — scrive Il Sole 24 Ore — un prolungamento temporale del piano di espansione monetaria (attraverso il quale acquista titoli di Stato e alcuni bond aziendali sui mercati secondari). La scadenza si sposta da fine marzo 2017 a fine dicembre 2017. Quindi nove mesi in più. A partire da aprile però l’importo mensile iniettato dalla Bce scenderà da 80 a 60 miliardi di euro. L’altra grande novità è che la Bce acquisterà anche titoli con scadenza di 1 anno (prima il limite era compreso tra 2 e 30 anni). E acquisterà anche titoli con rendimenti inferiori al tasso sui depositi, che in questo momento è fissato a -0,4%. Queste due ultime tecnicalità (porta aperta anche a titoli con scadenza 1 anno e con un rendimento inferiore al -0,4%) potrebbero avere un impatto importante anche per chi oggi è chiamato a stipulare un nuovo mutuo o è in procinto di surrogare un vecchio mutuo (spostarlo cioè in una banca che offre condizioni più vantaggiose). Il Sole 24 Ore spiega perché. La decisione della Bce sta avendo subito un impatto sugli indici Eurirs. Questi indici – che si sommano allo spread deciso dalla banca per il calcolo del tasso finale dei mutui a tasso fisso – stanno salendo. Perché la politica della Bce dovrebbe favorire un irripidimento della curva dei tassi con gli operatori finanziari orientati ad acquistare titoli a breve scadenza e a vendere quelli con durate più lunghe. Un effetto appunto che farà aumentare gli indici Eurirs, che esprimono il livello del costo del denaro su lunghe scadenze. Ecco perché i nuovi mutui a tasso fisso costano di più. Ed ecco perché si sta normalizzando la distanza tra fisso e variabile. Se questa estate il fisso costava circa 70-80 punti base in più del variabile — continua il quotidiano economico-finanziario — oggi il “vantaggio” iniziale del variabile è tornato a superare l’1%, riportandosi vicina a una media storica degli ultimi 20 anni intorno all’1,5%-2%. di vantaggio.

PORTIERCASSA: PORTIERI E PROPRIETARI UN’UNICA DIFESA. UN NUOVO CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO CHE TUTELA LAVORATORI E DATORI DI LAVORO

 

 

Articoli Correlati